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descritto permette di ottenere una stampa “in positivo”, ovvero
sporcando di nero la carta e poi imprimendoci sopra l'oggetto da
stampare, in modo che rimuova il colore dalla parte di foglio
corrispondente alla sua superficie, lasciando una zona bianca. Questo
il testo di Leonardo: “Questa carta si debbe tignere di fumo di
candela temperato con colla dolce e poi imbrattare sottilmente la
foglia di biacca a olio, come si fa alle lettere in istampa, e poi
stampire in modo comune. E così la foglia parrà aombrata ne’ cavi e
alluminata nelli rilievi. Il che interviene qui il contrario”. Il testo è
accompagnato dall’immagine di una foglia di salvia stampata in
negativo quindi cospargendo il nero sull’oggetto e non sulla carta (da
qui il riferimento al “contrario” contenuto nell’ultima frase)
Fisiotipica/ Fisiografia
Nota anche come “stampa naturale” (in tedesco “naturselbstdruck)
➢ Realizzazione: Consiste nell'impressione per mezzo di un torchio o
di un rullo di un oggetto piano (foglia, pizzo, piuma...) sulla
superficie di una lastra di piombo: il piombo, essendo un metallo
molto morbido, conserva
l'impronta dell'oggetto, che viene
poi riempita di inchiostro dando
origine ad una matrice
utilizzabile per la stampa.
Procedimento, così come
descritto dall’autore:
“Collocando l’originale, siasi
una pianta, un fiore, un insetto
[…] fra una lamina di rame ed un’altra di piombo e facendolo
passare poi fra due cilindri ben stretti. L’originale lascia, mercé la
pressione, l’impronta della sua immagine con tutti i dettagli del suo
tessuto, e per così dire tutta la sua superficie, sulla lamina di piombo.
Applicando su questa lamina di piombo impronta dei colori, come
nella stampa di rami, se ne ottiene ogni volta coll’impressione d’una
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