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esso, un polo culturale che, con la sinergia delle altre istituzioni operanti sul
territorio, porti ad un vero e proprio centro di informazione e ricerca.
Ma ha, anche, operativamente indicato, attraverso le linee più recenti della
moderna museologia on line, le strade da perseguire nella realizzazione di un
aggiornato sito web, in grado, da un lato, di offrire nuove competenze agli
studenti che parteciperanno al progetto; dall’altro di consentire a qualsiasi tipo di
utenza la piena fruizione di questo prezioso patrimonio.
Il dottor Giovanni Ciccaglioni, collaboratore del professor Benedetti e diplomato
presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia, ha successivamente preso in
rassegna i punti principali di un progetto di digitalizzazione collegato all’utenza
scolastica, situazione oltremodo interessante non essendoci, ad oggi, nel
panorama italiano, la presenza di una scuola come soggetto proponente di una
simile attività.
La dottoressa Elena Scaravella, responsabile del Patrimonio Archivistico
Parrocchiale dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra della Diocesi di Massa
Carrara e Pontremoli, ha poi analizzato, con profonda cura e competenza, le
problematiche inerenti la digitalizzazione in questo settore: dai costi e dalle
difficoltà tecniche, inevitabili nel riversare i microfilm dei 244 archivi parrocchiali
della diocesi su supporti digitali, alla tutela delle informazioni fatalmente
collegate a materiale che spesso riguarda la stretta sfera del, seppur lontano,
privato. Ma ha anche individuato la necessità di evidenziare le tipologie
documentarie che presentano presso gli studiosi una più frequente
consultazione sia per favorire i bisogni dei ricercatori, sia per contenere i costi
inevitabilmente correlati a questo genere di attività. La dottoressa Marina
Carbone, della Biblioteca Diocesana dei Santi Ambrogio e Carlo di Massa, ha
quindi concluso gli interventi della giornata con una relazione particolarmente
accurata ed approfondita volta ad individuare nella tutela del patrimonio
fotografico e dei quotidiani, a causa delle precarie condizioni di conservazione, i
soggetti che maggiormente necessitano degli interventi di digitalizzazione. Ma
ha anche segnalato i molteplici e straordinari canali di informazione e ricerca
contenuti all’interno del libro antico la cui digitalizzazione apre una ulteriore serie
di appassionanti filoni d’indagine, da quella storico-archivistica a quella materiale
delle legature o, ancora, all’ambito più squisitamente storico-artistico delle
incisioni in essi contenuti, in grado di sviluppare quella straordinaria
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