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connesse all’analisi scientifica e alla conservazione del fondo antico di cui è
responsabile.
Il dottor Marcello Fascetti, direttore della Biblioteca Civica “Stefano Giampaoli” di
Massa, ha quindi messo a fuoco le origini e le vicissitudini del ricco fondo antico
custodito nella biblioteca cittadina, con un approfondito excursus sulla storia
delle raccolte, evidenziando gli interventi di manutenzione e conservazione che
nel corso degli ultimi anni sono stati scrupolosamente eseguiti. Quindi la
dottoressa Francesca Guastalli, direttrice di Archiweb, il servizio che, all’interno
della RE.PRO.BI., promuove la digitalizzazione del patrimonio documentale
degli archivi pubblici e privati di particolare rilevanza, ha descritto, con
competenza e ricchezza di particolari, le attività del proprio settore.
Sottolineando i vantaggi di una consultazione online, legati alla facile ed
immediata reperibilità, unitamente alla naturale diminuzione dei rischi
conservativi, Francesca Guastalli ha altresì evidenziato le attività offerte dal
servizio didattico alle scuole di primo e secondo grado della provincia, con la
realizzazione di specifici itinerari, per rendere quanto più fruibile la conoscenza
del patrimonio storico-culturale locale. La dottoressa Sara Bertocchi, infine,
responsabile della Biblioteca Comunale “Cimati” di Pontremoli, ha descritto il
fondo antico conservato presso il proprio istituto costituito da una raccolta di testi
che coprono un arco di tempo esteso dal Cinquecento all’Ottocento,
sottolineando come, già a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, siano stati
realizzati circa 260 microfilm inerente materiale archivistico, prevalentemente
parrocchiale e notarile, che si intende ora riversare su supporti informatici.
Nella seconda parte, coordinata dal dottor Giampaolo Del Medico, ex allievo del
Liceo e membro dello staff de LARTTE della Scuola Normale Superiore di Pisa, il
primo intervento è stato quello del professor Benedetto Benedetti, ricercatore
della Scuola Normale e dal 2003 direttore del Consorzio FORMA, originato dalla
Scuola medesima per avviare attività di analisi applicata, formazione e
progettazione nel campo dei beni culturali e ambientali attraverso l’utilizzo delle
nuove tecnologie, tra cui la digitalizzazione.
In questa sede Benedetti ha individuato, in maniera acuta e puntuale, le
possibilità esistenti nel Fondo Antico del Liceo al fine di sviluppare, attraverso di
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