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Gesuiti; diversi interventi ministeriali succedutisi nella seconda metà del secolo

                  non solo non servirono a chiarire la situazione, ma anzi la resero più complicata.
                  Nel  1904  venne  stipulata  una  convenzione  tra  il  Ministero  della  Pubblica

                  istruzione, l'Accademia dei Rinnovati, il Comune di Massa e l'Amministrazione

                  Provinciale per l'"istituzione della Biblioteca della R. Accademia dei Rinnovati e
                  del  R.  Liceo  di  Massa";  con  tale  atto  veniva  creata  una  nuova  biblioteca,  da

                  chiamarsi "Biblioteca del regio Liceo e della Reale Accademia dei Rinnovati".
                  All'epoca, l'Accademia dei Rinnovati aveva sede nei vani adiacenti il grottesco

                  del Palazzo ducale, ed in quella sede venne raccolto tutto il patrimonio librario.
                  Nel  1931  venne  costruita  la  nuova  sede  del  Liceo  Ginnasio,  ed  in  quei  locali

                  venne nuovamente trasferito il patrimonio librario; il problema fondamentale che

                  attanagliò la vita della biblioteca era costituito dalle difficoltà nella gestione della
                  biblioteca,  dovute  soprattutto  alla  mancanza  di  personale  ed  alla  cronica

                  carenza di risorse; di fatto risultava difficile la fruizione dei libri.
                  Nel  1952,  "per  creare  a  Massa,  nel  superiore  interesse  degli  studi,  una

                  Biblioteca  civica  efficiente  e  moderna"  venne  stipulata  una  convenzione  tra  il
                  Presidente dell'Amministrazione provinciale, il Sindaco di Massa ed il presidente

                  dell' Accademia dei Rinnovati, con la quale - tra l' altro - si concordava quanto

                  segue: "l'Accademia dei Rinnovati conferisce alla Biblioteca civica l' uso gratuito
                  di tutti i suoi libri, posti attualmente nella Biblioteca del Liceo, pur conservandone

                  la proprietà, così come di quelli che eventualmente in futuro potesse conferire"

                  (cfr. art. 2 della convenzione).
                  Il successivo articolo 3 recitava inoltre: "detti libri, uniti a quelli di proprietà del

                  Comune  o  che  allo  stesso  perverranno  da  acquisti  o  donazioni,  ed  a  quelli
                  acquistati con fondi ministeriali, formano la Biblioteca Civica di Massa".

                  La  convenzione  venne  recepita  dai  diversi  enti  con  appositi  atti,  e  negli  anni
                  successivi si procedette alla materiale costituzione della Biblioteca, nei locali di

                  Via Sforza, adiacenti l'Archivio di Stato.

                  Il trasferimento del patrimonio librario oggetto tra l'altro della citata convenzione,
                  avvenne purtroppo con modalità non corrette: "La separazione delle due librerie,

                  che  per  mezzo  secolo  erano  rimaste  unite,  (...)  appariva  nelle  particolari
                  circostanze inevitabile, giacché né la scuola era in grado di offrire locali adeguati

                  e  sufficienti  per  i  magazzini,  né  era  disposta,  per  legittimi  motivi,  a  privarsi
                  autonomamente  del  suo  patrimonio  librario.  Si  deve  solo  lamentare  cha  la



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