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Marcello Fascetti

                  Il Fondo Librario Antico della Biblioteca “Stefano Giampaoli”.
                  Cenni Storici e situazione attuale



                  Cenni storici

                  Fu nel 1700 che l'Illuminismo fece nascere anche nella nostra città l'idea di una

                  biblioteca pubblica, idea che rimase peraltro a lungo non attuata, per motivazioni
                  varie, non ultima l'indifferenza della amministrazioni pubbliche riguardo al tema,

                  generata  probabilmente  da  un'altrettanto  marcata  mancanza  di  interesse  da
                  parte di gran parte della popolazione.

                  "La  costituzione  di  una  libreria  era  tuttavia  una  esigenza  sentita  dai  ceti  colti
                  massesi, se tale progetto  ricompare, all' epoca di Maria Beatrice, tra i principali

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                  obiettivi programmatici dell' Accademia dei Rinnovati" .
                  La spoliazione della gran parte del patrimonio artistico e culturale della famiglia
                  Cybo,  attuata  da  Alderano,  costituiva  di  fatto  una  altra  grave  difficoltà  per  la

                  formazione di una raccolta libraria consistente e significativa.
                  Il  nucleo  librario  maggiormente  rappresentativo  era  quindi  all'  epoca  quello

                  posseduto  dai  Gesuiti,  chiamati  ad  insegnare  presso  il  Liceo  classico,  un

                  patrimonio che i membri dell' ordine utilizzavano sia per la loro formazione che
                  per  l'  insegnamento,  che  veniva  svolto  nei  locali  del  Palazzo  dei  Servi  dell'

                  attuale Via Palestro.
                  L'altro soggetto culturalmente significativo nel panorama cittadino era costituito

                  dall' Accademia de' Rinnovati, che traeva la sua origine da quella dei Derelitti, di
                                                  .
                  cui era stata la trasformazione
                  All'  inizio  del  1800  si  ebbe  una  prima  donazione  di  opere  all'  Accademia  dei

                  Rinnovati  da  parte  del  Notaio  Antonio  Pucci;  la  parte  più  consistente  del
                  patrimonio librario dell' Accademia pervenne tuttavia proprio dalla biblioteca del

                  Collegio dei Gesuiti, chiusa al momento dell' esclusione dall' insegnamento dei
                  membri dell' ordine, nel 1859, evento al quale fece seguito la confisca dei beni.

                  Sorse immediatamente, praticamente fin dal 1860, una disputa tra l'Accademia

                  dei Rinnovati ed il Liceo circa la proprietà dei volumi appartenuti all' ordine dei





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                    La biblioteca pubblica a Massa - Vicende storiche e problemi attuali, di Giorgio Buratti, in Annuario
                  1968 della Biblioteca Civica di Massa.
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