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Guarnaccius, et rerum urbanarum pertesus in patriam sese recepit numquam cum

                  Musis  sibi  ingratis  in  gratiam  rediturus.  autogr.  Card.  Marefuschi  Nota”.  Il  nuovo
                  proprietario all’anno 1757 era dunque il cardinale Mario Compagnoni Marefoschi, di

                  cui  l’ex  libris  è  incollato  sulla  controguardia  (fig.  6)  e  che  ci  ha  testimoniato

                  attraverso  l’iscrizione  citata  qui  sopra  la  circolazione  successiva  del  volume  in
                  considerazione.

                  Grazie  a  tutte  queste  dettagliate  informazioni,  per  quanto  è  documentato,  è
                  possibile individuare la provenienza e ricostruire la circolazione dei libri antichi della

                  nostra collezione. L’obiettivo di questo particolare database di provenienza è quello
                  di dare la possibilità, non appena siano catalogati tutti i libri del nostro fondo antico,

                  di rimettere insieme le collezioni della biblioteca e poter riunire virtualmente tutti i

                  volumi  di  una  collezione  precedente.  Un’altra  finalità  è,  con  la  somma  di  tutti  gli
                  ingressi normalizzati di questo tipo, di costruire un’anagrafe di nomi identificati sia di

                  persone private sia d’enti ed istituzioni. Un tale archivio elettronico rende possibile
                  individuare anche i nomi meno leggibili, in quanto sono stati già identificati in altri

                  volumi e inseriti in banca dati, confrontandoli tra di loro. Questi stessi obiettivi sono
                  perseguiti anche da altre biblioteche in tutto il mondo, che cominciano a collegare

                  virtualmente le loro informazioni di provenienza.

                  Si  sta  quindi  formando  una  relativa  infrastruttura  come  ad  esempio  il  database
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                  “CERL Thesaurus”  che è un progetto di cooperazione internazionale di biblioteche
                  che raccolgono le informazioni di provenienza trovate nei loro fondi antichi. Questo

                  database internazionale adesso contiene quasi 730.000 nomi di persone, istituzioni,
                  luoghi e editori rintracciati nei libri a stampa del periodo 1450-1830 conservati nelle

                  biblioteche che contribuiscono al progetto con uno spazio dedicato alle annotazioni
                  e  commenti  degli  utenti.  Essendo  tutti  gli  ingressi  normalizzati,  non  è  necessario

                  inserire le varie forme dei nomi, basta invece cercare un solo nome nell’anagrafe
                  del  database  per  ottenere  automaticamente  i  risultati  collegati  a  tutte  le  diverse

                  forme dell’ortografia del rispettivo nome. Inoltre all’interno di questo portale web si

                  trova  una  piattaforma  di  scambio  e  comunicazione  riservata  alle  domande  degli
                                                                                    20
                  utenti su provenienze rintracciate, ma ancora non identificate.  L’analogo progetto








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                    Cfr. il rispettivo sito web: < http://cerl.sub.uni-goettingen.de/ct/ >.
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                    Cfr. < http://provenance.cerl.org/cgi-bin/canyouhelp/start.pl >.
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