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lo più di didascalie (ma esistono anche stampe tabellari prive di
figure), hanno sempre carattere popolare e contenuto religioso o
didattico: Apocalisse (un’edizione olandese è tra i più antichi libri
xilografici), Ars moriendi (Olanda, ca. 1450), Ars memorandi, Danza
della morte, Speculum humanae salvationis, serie dei Pianeti
(Germania, dopo il 1460), Abecedarium (Ulma, dopo il 1470),
Donatus minor (apparso spesso in edizioni tabellari anche dopo la
diffusione della stampa). I paesi di maggiore produzione sono
l’Olanda, dove forse tale forma di libro ebbe origine, e la Germania.
Si conoscono pochissimi libri tabellari stampati in Italia; due di essi
appartengono al Quattrocento: una Storia della Passione, veneziana
(ca. 1460), e Mirabilia Romae in tedesco, stampati certamente a
Roma da un tipografo tedesco per il giubileo del 1475 e di cui si
conservano due esemplari (British Museum e Biblioteca di Gotha).
Gli altri due libri xilografici italiani noti sono del Cinquecento:
Opera nova contemplativa di Z.A. Vavassore, non anteriore al 1510
(Venezia), e La operina da imparare di scrivere littera/">littera
cancellarescha del calligrafo L. degli Arrighi detto il Vicentino
(Roma, 1522-23). Tra gli artisti che si distinsero nell’utilizzo di
questa tecnica abbiamo Albrecht Dürer, in particolare per le quindici
xilografie per l'Apocalisse di Giovanni, che apparvero nel 1498 in
due edizioni, una in latino e l'altra in tedesco. L'opera fu innovativa
sotto molti aspetti. Era il primo libro che veniva progettato e
pubblicato per iniziativa personale di un artista, che ne disegnò le
illustrazioni, ne incise le xilografie e ne fu anche l'editore. Inoltre la
tipologia con le illustrazioni a piena pagina, sul recto, seguite dal
testo sul verso rappresentavano un sorta di doppia versione, in parole
e in immagini del medesimo racconto, senza che il lettore dovesse
comparare ciascuna illustrazione col passo corrispondente.Dürer
però, invece che le xilografie di formato orizzontale, scelse un
grandioso formato verticale, e si staccò dallo stile del modello
biblico, che presentava numerose figure di piccole dimensioni. Le
figure delle sue composizioni sono invece poche e grandi. In tutto
realizzò quindici xilografie, di cui la prima illustra il Martirio di san
Giovanni e le altre i vari episodi dell'Apocalisse.Mai prima d'allora le
visioni di san Giovanni erano state rappresentate in modo più
drammatico che in queste xilografie, singolarmente concepite con un
forte contrasto di bianco e nero. Il fatto è che egli dava corporeità
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