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Molto spesso solo qui si trovano serie silografiche, mappe, ritratti, stemmi,

emblemi ecc., un motivo per cui la conoscenza della loro esistenza è di
grande importanza per la ricerca storico-artistica. Gli esempi più importanti

sono stati studiati, nella maggior parte dei casi però, la scoperta delle

illustrazioni rimane puro caso. La catalogazione e l’indicizzazione delle
immagini, di solito, non sono compiti del bibliotecario, ma nel contesto di

progetti di digitalizzazione di scritti antichi esistono delle iniziative, che si
concentrano esplicitamente sull’accertamento delle illustrazioni. Un esempio

a riguardo è la banca dati online CodIcon della Bayerische Staatsbibliothek
a Monaco di Baviera, una raccolta digitale di circa 550 “Bildmanuskripte”,

volumi senza o con poco testo esplicativo dal Cinquecento fino
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all’Ottocento ; oppure anche il progetto della British Library dedicato alla
digitalizzazione di una raccolta con più di 250 testi encomiastici
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rinascimentali. Questi progetti non solo rendono accessibili in rete dei
materiali rari e preziosi, ma permettono anche la ricerca di immagini, ad

esempio tramite i nomi di persone e di luoghi oppure tramite delle parole
chiavi. Il numero di progetti e la relativa quantità di materiale disponibile

sono ancora abbastanza limitati, ma la rilevanza di queste risorse

aumenterà notevolmente nel momento in cui il materiale verrà messo a
disposizione in maniera sistematica tramite delle banche dati collegate

come risultato di cooperazione tra le varie istituzioni coinvolte in questo

ambito. Inoltre, per il metodo di preparazione e presentazione di questo
materiale è necessario tenere presente l’ambito degli archivi digitali

d’immagini.

La qualità e la quantità delle informazioni, che alla fine del progetto saranno

messe a disposizione per la ricerca scientifica, superano notevolmente lo

standard e le convenzioni dei cataloghi di biblioteca. Tuttavia, l’iniziativa è
intesa in primo luogo come una precisazione bibliografica e va vista nel

contesto degli sforzi per l’arricchimento di informazioni tradizionalmente

inserite nei cataloghi con molteplici metadati. Questo conduce ad un duplice
risultato: da un lato si approfondisce notevolmente la conoscenza intorno

alle opere presenti nel nostro fondo dei libri rari, e dall’altro lato viene

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http://codicon.digitale-sammlungen.de/start.html
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http://www.bl.uk/treasures/festivalbooks/homepage.html
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