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Anette Creutzburg
Cercando le impronte del passato nei libri antichi.
L’analisi scientifica e la conservazione del fondo antico del
Kunsthistorisches Institut di Firenze
La collezione dei libri rari del Kunsthistorisches Institut di Firenze, che è in costante
crescita grazie agli acquisti sui mercati dell’antiquariato e delle aste, è dedicata
prevalentemente all’arte italiana. Ad oggi la collezione annovera più di 7.500 volumi.
Tra questi si contano incunaboli stampati in Italia, circa 500 volumi del Cinquecento,
più di 1000 volumi del Seicento e più di 2000 libri del Settecento. Abbiamo inoltre
3.500 libri antichi sulla topografia italiana, che offrono descrizioni delle città e dei
loro monumenti storici e circa 2.000 monografie su artisti italiani. Tra le numerose
fonti storiche sull’arte italiana è degna di menzione la collezione dei libri sul
futurismo italiano, dei periodici dell’epoca e delle fonti storiche scritte dagli artisti
futuristi, che spesso contengono delle scritte autografe. Più di 1.000 volumi sono
dedicati all’iconografia, una grande parte dei quali è costituita dal fondo di vite
storiche di santi italiani sia locali sia con culto diffuso anche fuori dall’Italia. Si
contano poi volumi su viaggi, letteratura e cataloghi di musei, oltre a collezioni
speciali di manoscritti che riportano stemmi di famiglie nobili toscane e notizie di
chiese fiorentine risalenti alla seconda metà del Cinquecento, tra i quali hanno
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particolare valore i manoscritti autografi del famoso umanista Vincenzo Borghini.
Oltre al suo grande valore scientifico, questo fondo antico è un grande patrimonio
culturale la cui conservazione sarà curata all’interno del Progetto dei Libri Rari.
Questo progetto che ha una durata prevista di quattro anni, ha preso vita nel marzo
del 2009. L’idea è nata durante i preparativi per il trasloco del fondo antico della
biblioteca del Kunsthistorisches Institut agli ambienti del nuovo magazzino avvenuta
durante l’autunno del 2008. Il progetto ha come finalità un’attenta conservazione, la
documentazione scientifica e la digitalizzazione di ogni volume con l’obiettivo della
pubblicazione online del fondo antico della biblioteca tramite un apposito portale
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Cfr. Barocchi, Paola: Una "Selva di notizie" di Vincenzo Borghini, Un augurio a Raffaele Mattioli,
Firenze 1970, p. 87-172, 89-90, nota 2.
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