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cui era stata affidata, provvisoriamente e senza stipendio, la biblioteca in attesa
dell’approvazione dell’apposito regolamento. Quindi la biblioteca era in fase di
allestimento, non era ancora aperta al pubblico e conseguentemente non veniva
effettuato alcun prestito. Il Comune contribuiva al mantenimento con 250 lire che
erano state impiegate in “spese d’impianto e di rilegatura di alcuni libri”.
Il “Regolamento per la Biblioteca Comunale di Pontremoli”, diviso in quattro Titoli
(Istituzione della Libreria, Del Bibliotecario, Dell’amministrazione e della
disciplina interna, Disposizioni generali) e composto di 29 articoli, fu “adottato”
dal Consiglio Comunale all’unanimità il 15 dicembre 1870.
Lo stesso giorno il can. Betta veniva nominato bibliotecario e, il 18 maggio 1872,
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gli si affiancò un vice nella persona del can. Leonardo Reghini .
Ancora oggi i fondi “Buides” e “Cappuccini” costituiscono il cuore del “Fondo
antico” della Biblioteca che si è arricchito con altre donazioni di privati cittadini –
come il sen. Camillo Cimati a cui la biblioteca è intitolata – che filantropicamente
pensarono utile convogliare nella pubblica biblioteca materiale librario per i
giovani e quanti coltivano particolari interessi, soprattutto di natura storico-locale.
Sugli antichi testi conservati nella Biblioteca Comunale si sono formate quelle
generazioni di studiosi, che svolsero la loro attività di insegnanti universitari, di
magistrati e di diplomatici nelle principali città italiane; su quei testi è dato
sperare si possano formare nuove generazioni.
E’ questo un patrimonio storico di altissimo valore, che testimonia la ricchezza di
una tradizione culturale e diventa, nello stesso tempo, per gli uomini di oggi, una
lezione di umana civiltà e di impegno per l’avvenire.
Notevoli sono le opere del fondo antico della biblioteca Cimati: Incunaboli,
Cinquecentine stampate nelle principali “officine” del ‘500, commentate e
annotate da uomini di cultura del tempo e riccamente illustrate, edizioni rare di
classici latini e greci e testi giuridici di pregiata qualità. Sono presenti inoltre
manoscritti, diverse miscellanee dell’800, varie carte sparse e preziose raccolte
complete di opere ormai rare ed introvabili.
Purtroppo la biblioteca Cimati nell’ultimo decennio ha dovuto affrontare ben due
traslochi e lo stato in cui si è venuto a trovare il fondo antico non era certo dei
più esaltanti, mancando, non solo un catalogo, ma anche le cose più basilari
quali le scaffalature e un locale idoneo a custodirlo.
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Cfr. ARCHIVIO DI STATO SEZIONE DI PONTREMOLI, Istruzione 1866-1940, 9.9.1., Fasc. Biblioteca
comunale
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