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deliberi se voglia impegnarsi a procurare questa civica illustrazione. Se la Città

sia per accettare la offerta, me le raccomando che procuri di delegare a riceverli,
inventariare e custodire persone specchiatissime, incapaci di disperderli o

sciuparli; perché molti in proposito di libri non hanno né coscienza né civiltà.

Serva il mio esempio ad altri per fare simili donativi, ma di libri buoni e non
salaccai; e sia di sprone per formare una Società letteraria, con soci paganti una

tassa annua, e amanti di studiare. Quando poi il Municipio si rifiuti ad aprire una
pubblica libreria, dono i medesimi libri a Santa Chiesa Apuana, e per essa al

Seminario Vescovile.
Credo bene di qui avvertire, che le Biblioteche sono opere di Spirito, che non

hanno niente di comune coi beni temporali.

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