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Non è sfuggito a nessuno l’importanza culturale e non solo, delle opere esposte
ed è per questo che è stato necessario un intervento deciso, tempestivo ed
adeguato per salvaguardare il clima spirituale di un’epoca, che scruta il passato
per scoprire meglio se stessa e protendersi nel futuro, cosciente delle proprie
possibilità.
C’è voluto un’ po’ di tempo (si è partiti nel 2004), tanta pazienza, la disponibilità
di qualche amministratore più sensibile, l’intervento della Regione Toscana e in
primis della Rete RE.PRO.BI della provincia di Massa Carrara per riuscire a
catalogare e a sistemare il fondo antico così da rendere fruibile a tutti studiosi,
studenti, appassionati e cittadini un notevole patrimonio culturale.
Tutto il materiale del fondo antico è stato quindi, riversato in Internet nel
catalogo collettivo della RE.PRO.BI e di conseguenza nel sistema Bibliotecario
toscano e perciò alla portata di ogni utente.Questa cooperazione tra biblioteche,
porta benefici a tutti i cittadini anche i più svantaggiati. La collaborazione in Rete
delle biblioteche, infatti, fa sì che le raccolte librarie di ogni singola biblioteca
possano essere fruite da qualsiasi utente anche il più remoto.
Basta chiedere il libro desiderato in una qualsiasi biblioteca perché questa,
attraverso la Rete provinciale provveda a recuperarlo nonché a metterlo a
disposizione dell'utente, ovunque si trovi il libro, ovunque si trovi il lettore e
senza alcun onere per quest'ultimo.E' un modo, anche questo, per
razionalizzare la spesa pubblica e migliorare l'offerta informativa e culturale ai
cittadini.
La Biblioteca Comunale di Pontremoli, inoltre, ha istituito, dalla metà degli anni
’80, un ulteriore opportunità in linea con quello spirito di servizio per cui è nata: il
Centro Provinciale di Microfilmatura di materiale documentario relativo a tutto il
territorio della provincia di Massa-Carrara, così da salvaguardare e preservare il
materiale d’archivio che rischiava di essere disperso e dimenticato per sempre.
La Biblioteca Cimati, ad oggi, ha provveduto alla microfilmatura, dotandosi di
costose apparecchiature, di un buon numero dei registri parrocchiali della
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Diocesi , dell’archivio storico comunale, notarile, di archivi privati ed
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Gli Archivi Parrocchiali sono generalmente costituiti dai libri delle registrazioni demografiche (atti di
battesimo, di morte e di matrimonio, oltre a quelli dei cresimati e ai così detti Stati delle anime, gli odierni
stati di famiglia, dalle registrazioni relative alle entrate e alle uscite della Chiesa, ai livelli, tipo di contratti
agrari diffusi nel medioevo, ai legati, generalmente donazioni testamentarie di abitanti della parrocchia alla
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