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Stile e tipologia di legatura
La digitalizzazione delle legature, agli albori in Italia ma a buon punto in altri
paesi Europei, ha permesso interessanti confronti mirati alla comprensione della
tipologia di legatura che mi accingevo a studiare e alla comprensione dei
differenti stili, decorazioni e materiali.
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Progetti quali quello italiano della Biblioteca Braidense o, per citarne uno
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estero, quello della Biblioteca del Sint John’s College University , permettono
l’esplorazione del mondo della legatura tramite la digitalizzazione delle proprie
coperte e la relativa suddivisione per epoca e materiale.
Gli artigiani: il legatore, l’incisore, due iniziali da sciogliere
Raramente le legature offrono segni di identificazione e firme, almeno in linea
generale nel panorama Europa. Fa eccezione il mondo delle legature nordiche,
che contengono spesso firme, iniziali, monogrammi, stemmi e addirittura ritratti.
I ferri, incisi a mano e non fusi, dunque pezzi unici, se da una parte offrono
caratteristiche di riconoscibilità, erano d’altra parte anche copiati, venduti o
ereditati. Ciò comportava che venissero utilizzati comunque per lunghi periodi
di attività da diversi artigiani. L’abilità stessa del legatore nell’impressione
poteva dare risultati diversi con lo stesso ferro.
Il nostro primo gruppo di legature era contrassegnato, all’interno della cornice a
torciglione, dalle iniziali IW. Un lungo lavoro di ricerca di identità di IW, legatore o
incisore, sui grandi e ricercati studi tedeschi dedicati alle legature del XVI secolo,
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in particolare sui repertori di Haebler e della Shunke , e sulle molteplici risorse
on line altrove indicate, ha portato ad un frutto insperato.
Un’importante ricerca sulla legatura austriaca, a cura di Werner Hohl, storico
della legatura della Biblioteca Universitaria della Kark-Franzens Universitat di
Graz ci ha fornito con un buon grado di sicurezza, l’individuazione del luogo di
origine e del responsabile della produzione delle nostre legature. Nel saggio I
rilegatori di Graz: storia delle officine e dei loro prodotti di Werner Hohl,
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pubblicato on line troviamo, tra i diversi legatori studiati, proprio IW.
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http://www.braidense.it/bookbinding/ita.htm
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http://www.joh.cam.ac.uk/library/special_collections/provenance/bindings
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Konrad HAEBLER, Rollen- und Plattenstempel des XVI. Jahrhunderts. 2 vols. Leipzig, 1928, 1929; .......
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Werner HOHL, Die Buchbinder von Graz, cit. http://www.kfunigraz.ac.at/ub/sosa/einband/buchbinder1.php
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