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annotazioni manoscritte di vario genere. Interessante la possibilità di confronto

                  di grafie per ricostruire talvolta anche figure non altrimenti riconoscibili.




                  Un esempio di ricerca e strumenti digitali
                  Uno  studio  fatto  su  alcuni  volumi  della  Biblioteca  Diocesana,  2  opere  del  XVI

                  secolo in quattro + 1 volume, già citati negli nostri esempi precedenti, si offre
                  come esempio calzante per illustrare il reale impiego delle risorse digitali per la

                  ricerca storica.
                  Punto di partenza è stato un aspetto di grande rilevanza bibliologica, peraltro di

                  scarsa considerazione nelle operazioni catalografiche: la legatura.

                  Non è raro che un tipo particolare di legatura possa aiutare non solo a ricostruire
                  il luogo o l’artigiano di provenienza, ma anche il committente stesso. Infatti, “se

                  quella  particolare  legatura,  in  un  dato  contesto,  viene  sempre  usata  per  un
                  singolo  tipo  di  rappresentazioni  è  molto  probabile  che  individui  anche  un

                  possessore  che  ha  voluto  dare  quella  veste  e  quindi  quel  segno  di
                                                                                63
                  riconoscimento a una sua collezione o a una parte di essa. ” Nel nostro caso un
                  particolare  e  simile  tipo  di  legatura,  rivestiva  5  volumi  caratterizzati  da  un

                  medesimo  ex  libris  (fig.  7)  sul  frontespizio,  dono  testamentario  di  Monsignor
                  Ninguarda al convento di santa Maria delle Grazie di Milano del 1595.

                  La  biblioteca  di  Santa  Maria  delle  Grazie  di  Milano,  che  a  fine  ‘500  doveva

                  essere  una  delle  Biblioteche  più  ricche  e  dotate  dello  stato  di  Milano  e  dalla
                  quale queste legature provengono, fu depredata dallo stato napoleonico all’inizio

                  del XIX sec. ed è poi materialmente stata distrutta dai bombardamenti della II
                  guerra  mondiale.  Si  tratta  dunque  di  volumi  sopravvissuti  a  una  dispersione

                  totale della raccolta.
                  La  ricostruzione  di  raccolte  simili  che  come  noto  hanno  subito  un’opera  di

                  depredamento e dispersione massiccia in epoca napoleonica e per tutto il secolo

                  XIX  è  un  tema  sentito  e    vivo,  in  particolare  nel  mondo  delle  biblioteche
                  ecclesiastiche.





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                    Quae hoc volumine continentur. Ad Marinum Sannutum epistola qui apud graecos scripserint metamorphoseos.
                  Aldo priuilegium concessum ad reip. literariae utilitatem. Orthographia dictionum graecarum per ordinem literarum.
                  Vita  Ouidij  ex  ipsius operib.  Index  fabularum  et  caeterorum,  quae  insunt hoc  libro  secundum ordinem  alphabeti.
                  Ouidii Metamorphoseon libri quindici, Venetiis : in aedib. Aldi, mense octobri, 1502
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                    Provenienze: metodologia di rilevamento, descrizione e indicizzazione per il materiale bibliografico, cit.
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