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tipografi arricchiscono  i  frontespizi  con  i  blasoni  della famiglia  nobile  che  li  ha

                  sovvenzionati o che sperano lo faccia in futuro.
                  Nel caso del Liber sextus decretalium D. Bonifacii Papae VIII Clementis Papae V

                  constitutiones extravagantes tum viginti D. Johannis papae XXII. Tum communis

                  […],  Venetiis  1591  (Fig.  4),  l’immagine  di  Gregorio  XIII,  apparentemente  non
                  legata  al  frontespizio,  si  spiega  considerando  che  la  prima  edizione  del  testo

                  risale  al  1584,  anno precedente  la  morte  del  papa  Gregorio  XIII.  Questi  ebbe
                  dunque parte decisiva di committente o sostenitore della pubblicazione.




                  Paratesto di edizione: apparato iconografico. Frontalini e iniziali

                  Eredi  dei  ricchi  apparati  iconografici  del  manoscritto,  i  frontalini  e  le  iniziali,
                  soprattutto nelle edizioni del XVI secolo tendono a riprodurre stili e stilemi del

                  medioevo.  Nello  studio  della  storia  dell’arte  e  dell’iconografia,  la  riproduzione
                  delle stesse può fornire utili materiali di studio e confronto.

                  Nell’esempio  riportato  alla  figura  5,  un’iniziale  parlante  xilografata,  tipologia  di
                  immagine  oggetto  di  molti  studi,  è  divenuta  simbolo  e  logo  della  Biblioteca

                  Diocesana stessa e rappresenta la B del Battesimo di Gesù da parte di Giovanni

                  Battista.




                  Paratesto di esemplare: reimpiego di manoscritti
                  Affascinanti testimoni della stratificazione archeologica del libro manoscritto e a

                  stampa,  il  materiale  di  recupero  reimpiegato  in  molteplici  parti  della  legatura
                  quali alette, indorsature, carte di guardia, risguardi, è stato talvolta rivelatore di

                                                                     58
                  testi preziosissimi e frammenti di opere disperse .
                  Se per lo più tali materiali restano nascosti dalle legature stesse alla costruzione

                  delle quali sono serviti, in casi di cattiva conservazione del volume, perdita del

                  dorso  o  distacco  di  cucitura  si  può  assistere  al  disvelamento  dei  più  disparati
                  frammenti.  Ma  ci  sono  casi  che  non  sono  frutto  di  un  casuale  riutilizzo  di

                  materiali di scarto, bensì della consapevole scelta di utilizzare una meravigliosa
                  pagina miniata in pergamena, nella quale la grossa D decorata contiene l’inizio



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                    Vedi sull’argomento Franca PETRUCCI NARDELLI, Legatura e scrittura. Testi celati, messaggi velati, annunci
                  palesi, Firenze, Leo S. Olschki 2007

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