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contesto però, se il procedimento seguito durante la digitalizzazione è corretto,
verrà a sua volta modificato, condizionato, ridefinito dalla nostra azione.
Il saggio è diviso in due parti:
1 cenni sul quadro legislativo, sociale, e culturale nel quale si inserirà il progetto;
2 aspetti biblioteconomici e catalografici.
In entrambi i casi, come accennato in precedenza, si prendono in
considerazione soltanto alcune delle azioni considerate indispensabili da
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qualunque manuale per la creazione di contenuti digitali . Tale rassegna viene
effettuata non per seguire e delineare le tappe di un “progetto di digitalizzazione
ideale”, al quale si dovrà attenere il personale impegnato nell’esperienza di
Massa, ma, ripeto, al fine di osservare le interazioni, negative e positive, che
possono intercorrere tra momenti differenti del trasferimento degli oggetti dal
formato analogico a quello digitale. La coordinata principale di tale percorso non
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può che essere quella del soddisfacimento degli utenti .
1 Contesto amministrativo
a) La digitalizzazione di un fondo storico, che in maniera più appropriata
possiamo definire in questo caso “collezione fondante”, di una biblioteca
scolastica rappresenta una importante opportunità per arricchire il panorama
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bibliotecario scolastico toscano e italiano . Al termine di un rapido censimento
sulle iniziative di digitalizzazione promosse in questi anni dagli istituti scolastici
italiani, effettuato sui principali portali a nostra disposizione, la peculiarità
dell’iniziativa promossa dal Liceo Classico “Pellegrino Rossi” è risultata
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evidente .
Come è noto, una rilevazione di ciò che già esiste, più sistematica di quella
compiuta per scrivere queste poche righe, è prassi abituale, fortemente
consigliata da tutti i manuali, quando si vogliano creare nuovi contenuti digitali. A
conclusione del progetto perciò, il suo inserimento all’interno delle principali
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Cfr. supra nota 26.
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Sulle diverse prospettive che orientano bibliotecari da un lato, e i membri della comunità scientifica
dall’altro nella produzione di contenuti digitali, con i primi più orientati al soddisfacimento degli utenti, i
secondi più interessati alla universalità/reperibilità dei dati, cfr. le considerazioni di Anna Maria Tammaro in
A. Salarelli, A. M. Tammaro, La biblioteca digitale, Milano 2006, cap. V.
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Sul concetto di “collezione fondante” di una biblioteca cfr. almeno L. Baldacchini, Il libro antico in
biblioteca, in Biblioteconomia: principi e questioni, a cura di G. Solimine e P. G. Weston, Roma 2008, pp.
257-270.
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I risultati del censimento sono disponibili nella versione online del presente intervento reperibile
all’indirizzo http://dspace.sns.it:8180/xmlui/.
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