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b) È importante insistere sul fatto che il soggetto promotore del progetto sia un

                  istituto scolastico, un’agenzia educativa. Ciò non solo in virtù dei compiti che la
                  scuola, in tutte le sue articolazioni è chiamata ad assolvere, ma anche perché

                  proprio gli studenti possono essere una garanzia per la conservazione a lungo

                  termine  della  nuova  collezione  digitale.  Ancora  una  volta  si  prospetta  la
                  possibilità  di  individuare  i  legami  tra  aspetti  del  nostro  progetto  che,  a  prima

                  vista,  parrebbero  assai  distanti:  la  preservazione  dei  dati,  in  un  formato
                  accessibile che garantisca l’interoperabilità nel presente, ma soprattutto la loro

                  migrazione  e  quindi  la  loro  conservazione  nel  futuro,  e  la  formazione  degli
                  studenti dall’altro.

                  Per la conservazione della tecnologia, e quindi per evitare il paradosso che la

                  versione digitale scompaia prima di quella analogica, sono percorribili tre strade:
                  1) la conservazione della tecnologia;

                  2)l’emulazione;
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                  3) la migrazione dei dati .
                  Quest’ultima  via  attualmente  è  la  più  battuta.  Non  è  un  caso  che  la  stessa
                  Proposta  elaborata  per  conto  della  Regione  da  Paul  Weston  ne  sottolinei  i

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                  vantaggi .
                  La scelta della tipologia di metadati dipende però da molti fattori, alcuni dei quali
                  sono interni al progetto, e riguardano ad esempio il tipo di fruizione che abbiamo

                  in  mente,  l’interoperabilità  con  altri  oggetti  digitali,  ma  anche  la  risoluzione  di

                  problemi di natura giuridica sui diritti che gravano sui documenti analogici. Altri
                  fattori sono per così dire esterni, nel senso che dipendono dai soggetti esterni

                  che,  in misura  diversa,  partecipano  al  progetto  e  con  i  quali  il  nuovo  prodotto
                  deve  integrarsi.  Come  prevede  la  Proposta,  o  come  ad  esempio  ricordano

                  Ooghe  e  Moreels    l’integrazione  con  reti  e  livelli  superiori,  ma  soprattutto  il
                  conformarsi il più possibile agli standard esistenti, costituiscono obiettivi primari

                  per un qualunque progetto di digitalizzazione. In un momento come questo, di

                  scarsità di risorse finanziarie, la scelta della tipologia dei metadati può essere
                  fortemente  orientata  dall’ente  che  partecipa  in  misura  finanziariamente  più

                  consistente  all’iniziativa.  Se,  infatti,  consideriamo  il  supporto  che  altri  soggetti
                  possono apportare a un progetto, come quello del quale qui si discute, come un

                  mix di risorse finanziarie e know how tecnologico, allora, in una fase di scarsa

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                    Cfr. A. Salarelli, A. M. Tammaro, La biblioteca digitale, cit.
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                    Cfr. nota 37.
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