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Non  potevo  fare  a  meno  di  anteporre  questa  premessa  alla  presentazione  di

                  un’esperienza  che  in  effetti  si  è  compiuta  nel  campo  della  riproduzione  di
                  documenti  provenienti  dagli  archivi  parrocchiali  e  che,  proprio  perché  realizzata

                  prima  che  le  principali  azioni  di  salvaguardia  del  patrimonio  fossero  portate  a

                  termine, presentava alcuni elementi di criticità, ai quali fortunatamente si è ovviato
                  con il lavoro di questi ultimi anni.

                  Nei primi  anni ’90 infatti, prima ancora che l’Ufficio per l’arte sacra e i beni culturali
                  cominciasse ad operare nella nostra Diocesi, la situazione critica degli archivi delle

                  parrocchie  era  nota  agli  studiosi  e  agli  appassionati  locali  al  punto  che  alcuni
                  funzionari  delle  biblioteche  civiche  del  territorio,  appoggiati  dalla  Provincia  che

                  finanziò il progetto, si fecero promotori di un intervento di salvaguardia di questo

                  patrimonio, dimostrando grande sensibilità e lungimiranza. La Provincia di Massa
                  Carrara  finanziò  l’istituzione  di  un  centro  di  microfilmatura  presso  la  Biblioteca

                  Civica di Pontremoli e, in accordo con la Diocesi, diede inizio alla riproduzione su
                  microfilm  dei  documenti  che  apparivano  in  maggior  pericolo  di  dispersione  o

                  deperimento.  Naturalmente  questo  tipo  di  intervento  non  poteva  prendere  in
                  considerazione  gli  archivi  nella  loro  interezza  ma  si  doveva  concentrare  su

                  particolari  tipologie  documentarie.  La  scelta  cadde  sui  libri  canonici  della

                  Parrocchia  di  Sant’Andrea  a  Carrara,  sicuramente  perché  si  trattava  di  uno  dei
                  fondi  maggiormente  consultati,  essendo  quella  di  Sant’Andrea  la  Parrocchia

                  principale  della  città;  e  sui    registri  più  antichi,  e  quindi  in  peggior  stato  di

                  conservazione, appartenenti alle parrocchie dell’antica Diocesi di Pontremoli.
                  I  microfilm  relativi  ai  libri  canonici  del  Duomo  di  Carrara  furono  messi  a

                  disposizione  del  pubblico  presso  la  Biblioteca  civica  di  Carrara,  mentre  quelli
                  relativi alla Diocesi di Pontremoli erano consultabili presso la Biblioteca Cimati di

                  Pontremoli.  Questi  materiali  sono  stati  per  anni  un  punto  di  riferimento
                  fondamentale per gli studiosi locali che li hanno consultati in gran numero e con

                  grande  facilità grazie agli strumenti messi a disposizione dalle Biblioteche e alla

                  competenza dei bibliotecari sempre pronti a prestare  la loro assistenza.
                  All’estrema  accessibilità  di  questi  materiali  si  contrapponeva  però  la  scarsa

                  informazione sul contesto da cui i documenti provenivano. In mancanza di inventari







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