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La  fotografia,  insieme  ai  periodici  moderni,  è  uno  dei  supporti  a  maggiore

                  deperibilità e guadagna dalla digitalizzazione non  solo risvolti conservativo ma
                  anche maggiori possibilità di consultazione ed accesso, di forte interesse in casi

                  di documenti, come quelli citati, oggetto di grande richiesta per ricerche locali.




                  Documenti ad alta deperibilità: quotidiani
                  Ancora un caso di documenti non librari né antichi ma preziosi perché di grande

                  consultazione  ma  alta  deperibilità:  i  quotidiani  locali,  non  presenti  in  altre
                  biblioteche  della  rete  provinciale,  oggetto  di  un  particolare  interesse  della

                  comunità di studiosi di storia del territorio.

                  Attenzione  percepita  dalla  Regione  Toscana  che  ha  dato  vita  al  progetto
                  dell’Emeroteca  Virtuale  Toscana,  tuttavia  tendenzialmente  destinato  a  perdere

                  valore se non incrementato continuamente fino a colmare le lacune e mettere a
                  disposizioni annate complete. La presenza di un numero esiguo di annate non fa

                  diventare la risorsa un punto di riferimento. Le attuali 56 annate del La Nazione
                  e  le  11  per  il  Tirreno,  per  citarne  due  tra  le  più  importanti  e  ricercate  della

                  Regione, non soddisfano che in minima parte il bisogno degli utenti. Nel caso

                  specifico la Biblioteca Diocesana di Massa, ancora una volta dal Fondo Berti, ha
                  acquisito la raccolte de La nazione dal 1959 al 1905 e dal 1956 ad oggi aperta.

                  Un lavoro di digitalizzazione esteso in Toscana potrebbe portare a completare,

                  almeno virtualmente, la lacuna del periodo 1906-1955, legata alle studiatissime
                  guerre mondiali.




                  Antichità del volume.
                  Criterio di selezione della maggior parte dei progetti di digitalizzazione nazionali

                  ed internazionali, l’antichità del beni librario ha guidato fin da subito la scelta dei

                  materiali  da  digitalizzare,  dando  la  precedenza  ai  manoscritti,  quindi  agli
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                  incunaboli  per  arrivare  alle  cinquecentine   (percorso  seguito  anche  dallo
                  sviluppo dei progetti di catalogazione elettronica).
                  Nel caso specifico della Biblioteca Diocesana di Massa sarebbe dunque il caso

                  di partire  dalle due opere più antiche, i due incunaboli di Agostino: Augustinus,

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                    Per i principali progetti di digitalizzazione in Italia e all’estero è in costruzione una sitografia che sarà pubblicata su
                  www.bibliotecadiocesana.eu
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