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l'esercizio della professione medica con l'insegnamento della  medicina e
            delle  piante  medicinali  nell'Ateneo  bolognese.  Nel  1543,  su  invito  del

            Granduca Cosimo I de' Medici che lo volle anche come medico personale,
            si trasferisce all'Università di Pisa, ove ottiene la cattedra di Botanica. Qui,
            nel 1543 fonda l'Orto dei semplici, il primo orto botanico universitario del
            mondo (del giardino originario ispirato agli orti officinali conventuali, non

            rimangono più tracce). Nel dicembre del 1545 fonda quindi l'Orto botanico
            di  Firenze.  Sono,  assieme  a  quello  di  Padova,  i  primi  orti  botanici
            universitari del mondo, utilizzati come sussidio didattico e per la ricerca.

            Ghini  è  tra  i  primi  botanici  ad  utilizzare  il  metodo  di  conservazione  e
            catalogazione  delle  piante  degli  erbari  mediante  essiccazione,  ottenuti
            sottoponendo a forte pressione i reperti tra fogli di carta; affiancandogli
            nell'attività didattica le illustrazioni dal vero delle specie botaniche, questo

            metodo si diffuse rapidamente tra i botanici e nelle università di tutto il
            mondo occidentale, con la possibilità per gli studiosi di verificare l'identità

            delle  piante,  provenienti  da  regioni  anche  molto  lontane.  Uomo  di
            vastissima  cultura,  studiò  le  piante  secondo  il  metodo  dell'osservazione
            diretta, introducendo innovazioni determinanti, che affrancarono lo studio
            della botanica dalle limitazioni imposte dalla sola lettura dei testi antichi, e

            separando  nettamente  la  botanica  dalla  medicina.Nel  1555  torna  a
            Bologna, come lettore di medicina ordinaria all'università, dove morì nel
            1556. Tutte le opere di Ghini, gli erbari e i disegni sono andati perduti, ci

            rimane  solo  quanto  riportato  da  alcuni  suoi  allievi  come  il  Maranta,
            l'Anguillara, Andrea Cesalpino, ma soprattutto Ulisse Aldrovandi (1519-
            1605),  fondatore  dell'Orto  botanico  di  Bologna,  che  ci  ha  lasciato  gli
            appunti delle lezioni del Ghini.





                                                      LEONARDO DA VINCI


                                                      Leonardo fu precursore anche in botanica,

                                                      compiendo  importanti  osservazioni  e
                                                      ragionamenti  che  hanno  anticipato  di
                                                      secoli  le  scoperte  che  altri  scienziati

                                                      fecero dopo di lui, con strumenti e metodi
                                                      decisamente  più  avanzati.  Innanzi  tutto
                                                      Leonardo  si  accorse  che  le  foglie  sono

                                                      disposte sui rami non in modo casuale ma
                                                      secondo  leggi  matematiche,  precorrendo

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