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sensibilmente i tempi giacché le prime vere leggi in merito furono
formulate solo tre secoli più tardi.
Si accorse anche che la crescita
delle foglie è tale da evitare la
sovrapposizione, in favore
dell’approvvigionamento di luce.
Leonardo osservò anche gli anelli
concentrici che si trovano
all’interno dei tronchi, capendo che
erano legati all’età della pianta,
osservazione confermata dopo più
di un secolo. La scoperta più importante di Leonardo in ambito botanico fu
senz’altro l’osservazione del fenomeno che permette alle piante di
prendere l’acqua dalle radici e di farla giungere fino al tronco e ai rami.
Anche questa volta si accorse per primo di un evento naturale che poi
sarebbe diventato legge scientifica: il fenomeno della linfa ascendente e
discendente. Proprio tramite lo studio del fenomeno della linfa
ascendente, grazie anche alle sue competenze di idraulica e
fluidodinamica, Leonardo riuscì ad anticipare di diversi secoli la nascita di
un’altra tecnica, quella della coltura idroponica. Sapendo, infatti, che per
far salire l’acqua era necessario compiere un “lavoro”, Leonardo intuì che
anche le piante dovevano, in qualche modo, compiere questo “lavoro” per
portare l’acqua dalle radici alle parti alte della pianta. Per capire meglio
come ciò avvenisse, ebbe l’intuizione geniale di togliere la terra e di
mettere la pianta direttamente in acqua, osservando che riusciva ancora a
crescere, anche se
più lentamente.
Intanto si era aperta
l’epoca dei grandi
viaggi alla scoperta
del Nuovo Mondo
nei quali furono
coinvolti i primi
naturalisti. Nella
Toscana dei Medici
sorgono i primi orti
botanici mentre il
naturalista bolognese
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